Dal 30 maggio al 22 settembre 2025 mostra dell’artista cernobbiese Erika Trojer- Suggestioni
La fata degli oggetti inutili.
Erika Trojer, nata a San Candido, in Alto Adige, dopo gli studi si è trasferita a Milano, dove ha iniziato a lavorare come modella. Nel 1997 si è trasferita a Cernobbio dove attualmente risiede con la famiglia e dove ha scoperto la sua passione per l’arte.
Le sue opere nascono dall’amore per gli oggetti che divengono fonte d’ispirazione primaria in un’ottica di recupero.
Ma c’è di più!
I pezzi unici sono frutto di una sorta di filosofia che non contempla lo scarto e invita a riscoprire la nobiltà del materiale gettato.
“Questa è la mia arte: un viaggio senza fine tra la materia, il tempo e la creatività. Ogni pezzo prende un valore mio personale in base al periodo nel quale è stato realizzato e allo stato d’animo in cui mi trovavo, diventando così non solo un’opera artistica, ma anche una traccia emotiva del mio vissuto”.
Arazzi Infiniti: L’Arte dei Tappi di Metallo
Gli arazzi artistici di Erika Trojer sono opere senza confini, tessuti metallici che si espandono come ragnatele infinite. Ogni pezzo nasce da un processo lungo e meticoloso, dove ogni tappo di metallo attraversa una trasformazione: raccolto in grandi sacchi, pulito con cura, appiattito con colpi di martello e forato manualmente in quattro punti. Ogni foro è un passaggio essenziale, perché consente di intrecciare i tappi con filo metallico, creando trame flessibili e senza limiti.
Questo lavoro è più di una semplice tecnica artistica: per l’artista è una terapia, un rituale di rilassamento profondo, quasi una dipendenza. Il tempo si dissolve mentre le mani danno forma a qualcosa di sempre in divenire, un’opera che può continuare a crescere all’infinito.
Questi arazzi sono frammenti di una rete senza fine, un dialogo tra il materiale di scarto e l’arte, tra la ripetizione del gesto e l’imprevedibilità della composizione. Sono il risultato di un lavoro immenso, ma anche di un processo che non conosce stasi: ogni aggiunta è un nuovo inizio, ogni tappo legato un segno di continuità.
Barbies R(e)fashion: Il Ballo delle Stoffe Ritrovate
In un angolo dimenticato del tempo, dove i giocattoli dormono in attesa di nuove avventure, giacevano vecchie Barbie, sbiadite dal tempo e prive dei loro abiti scintillanti. Ma una notte, un soffio di magia le risvegliò, e mani sapienti iniziarono a intrecciare nuovi sogni per loro.
Dai cassetti delle nonne e dalle scatole di cucito dimenticate, scampoli di stoffa sussurrarono storie di danze passate e carezze sul tessuto. Un tempo erano vestiti preziosi, gonne che volteggiavano nelle sere d’estate, nastri che ornavano capelli intrecciati. Ora, trasformati in abiti incantati, si posano sulle Barbie come il manto delle fate nei racconti più dolci.
Ogni bambola è diversa, perché ognuna è vestita con il cuore di chi l’ha reinventata. Non ci sono regole, solo fantasia: velluti diventano manti regali, pizzi leggeri trasformano le bambole in eteree dame di un regno lontano, e piccoli bottoni si accendono come stelle su corsetti di seta.
In questa esposizione, ogni Barbie è una creatura magica, tornata a nuova vita grazie al tocco fatato del riuso. Guardale bene: forse, se ascolti con attenzione, potrai sentire il fruscio degli abiti che raccontano nuove storie, pronte a incantare ancora una volta.
Idea di Erika Trojer
Realizzazione di Enrica Azzali
Evento organizzato dal Comune di Cernobbio
Compresa nel biglietto d’ingresso.