CRONACHE E MEMORIE. MATRIMONI D’ALTRI TEMPI!

Quasi ogni giorno nelle ville di Cernobbio e del Lago di Como si fa festa per un matrimonio. Ma tra fine Ottocento e inizio Novecento come ci si sposava? Alle Tessiture Seriche Bernasconi, spesso si ritrovavano a lavorare parenti: fratelli e sorelle, mogli e mariti, figli e zii, ma tra i telai e i tessuti dell’industria cernobbiese, nascevano anche nuove famiglie!

Gli operai delle Bernasconi passavano infatti la maggior parte del tempo in fabbrica…quando tornavano a casa, alcuni aiutavano le famiglie con il lavoro nei campi e alle ragazze spettavano anche le faccende domestiche. Le occasioni di incontro e la vita sociale erano relegati ai pochi momenti liberi tra un lavoro e l’altro.

La pausa pranzo, per esempio, era uno di questi momenti. Gruppi di operai e operaie si ritrovavano per consumare insieme la schiscetta e tra un boccone e l’altro… ballavano! C’era anche chi suonava la fisarmonica e chi cantava per accompagnare i ballerini. Anche la domenica pomeriggio era dedicata al tempo libero: dopo la dottrina, erano soliti incontrarsi a Ponte Chiasso per ballare. Il ballo era considerato un modo per trovare un partner oltre che uno svago, tant’è che il detto popolare in dialetto recitava così: “bala ben que ta fet la morosa”.

Per frequentare una ragazza, tuttavia, il ragazzo doveva chiedere il permesso ai genitori ancor prima di dichiararsi all’interessata e solo in seguito poteva frequentare la famiglia una volta a settimana in un giorno prestabilito per approfondire la conoscenza reciproca.

L’usanza era di dichiarare pubblicamente il fidanzamento con una cerimonia ufficiale: in quelle occasioni, c’era da bere e da mangiare in abbondanza, cosa inusuale nella quotidianità delle famiglie più umili.

I futuri sposi avevano poche pretese rispetto alle usanze del giorno d’oggi. Ad esempio, i tessuti in seta usati per fabbricare i paracaduti durante la Seconda Guerra Mondiale venivano riutilizzati per confezionare i vestiti da sposa. Il viaggio di nozze era breve e modesto: solitamente si raggiungeva la casa di qualche parente spostandosi con il treno. D’altronde, per chi non era mai uscito da Cernobbio, anche Milano poteva essere una grande scoperta!

Bisognava poi prestare attenzione a non sfidare la sorte! Secondo una credenza popolare, quando due spose si incontravano prima della cerimonia nuziale, a una delle due succedeva qualcosa di brutto.

Tra i matrimoni nati alle Bernasconi, si ricordano: Anna Monti e Angelo Arnaboldi detto “Renzo”, Mariuccia Ajani e Oreste Riva ed Enrico Caronti con la sua Cherubina.

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